In
un territorio che sta riscoprendo la propria identità, in
termini di cultura e di forme di civiltà, la Provincia
di Lecco sta svolgendo con particolare attenzione un'azione
di recupero e salvaguardia di numerosi beni di valore storico, artistico,
culturale, portando a termine vari restauri, in coordinamento con
diversi Enti.
In particolare negli ultimi anni è stato sviluppato un progetto
sull'arte romanica, per contribuire alla maggiore
conoscenza dei relativi "monumenti", anche in considerazione
delle opportunità di incremento dell'offerta turistica.
In una fase di rapide modificazioni, non ultimi gli ulteriori passaggi
verso I’integrazione europea, sembra richiedersi una percezione
più definita delle capacità evocative di una "civiltà
del Romanico", che ha sostanziato buona parte delle
nazioni europee e che, nella sua ancor ampia visibilità nel
nostro territorio, sembra un patrimonio utile alla trasmissione
della memoria, fondamentale per identità delle popolazioni
locali, da lontani secoli aperte a legami e a orizzonti transnazionali.
Peraltro, il territorio della Provincia di Lecco non appariva provvisto
di una conoscenza sufficientemente sviluppata e consolidata del
vasto patrimonio d'età romanica presente e delle risorse
di valore intellettuale e spirituale da esso connotato; è
un patrimonio molto variegato e ricco, rimasto in genere tranne
per il caso di Civate - relativamente ai margini degli studi e della
frequentazione.
La Provincia costituisce un organico nodo di riferimento per creare
un processo gradualmente calibrato in questa direzione di conoscenza,
oltre che di maturazione e di responsabile salvaguardia.
Le
più recenti ricerche indicano il tema del Romanico
come elemento che connota numerosissime comunità locali della
Provincia, per la quantità e la qualità delle
testimonianze sopravvissute, la maggior parte delle quali non è
ancora acquisita dalla letteratura corrente.
L'arte romanica poi è rappresentativa dell’alta vitalità
della zona in mezzo ad altri periodi di grande trasformazione sociale
e politica, che vennero sorretti dai movimenti religiosi di riforma,
cluniacensi, canonici, umiliati, ma anche dalle nascenti comunità
economico-sociali.
Diverse associazioni del territorio, su stimolo della Provincia,
hanno lavorato sul tema del Romanico dialogando tra di loro e creando
interessanti circuiti che hanno favorito la nascita di molte attività
nei diversi ambiti culturali.
L'Assessorato alla Cultura della Provincia di Lecco, in accordo
con la Soprintendenza per i Beni architettonici e per il Paesaggio
e la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico
di Milano e con l'Ordine degli Architetti della Provincia Lecco,
ha iniziato, già nel 2002, un percorso sul tema del
Romanico, realizzando diverse iniziative connesse alla
valorizzazione e conoscenza dei Beni ambientali e architettonici
di epoca romanica sul territorio:
- "Il Romanico nel territorio lecchese",
tre itinerari per conoscere i monumenti romanici, nell'ambito della
IV settimana della Cultura (aprile-giugno 2002);
- "Medioevo e dintorni", un ciclo di
tre conferenze in Sala Ticozzi nel dicembre 2002: "L'antichità
del nuovo" (progetti recenti) tenuta dall'arch. Mario
Botta; "Artisti e committenti nel Medioevo" tenuta
dal prof. Carlo Bertelli e "Le donne nel Medioevo"
tenuta dal dott. Claudio Fiocchi;
- "II Romanico e le sue tracce", tre
itinerari per conoscere i monumenti romanici, nell'ambito della
V settimana della Cultura (aprile-giugno 2003);
- Convegno: "ETA' ROMANICA - Metropoli, Contado, Ordini
Monastici nell'attuale provincia di Lecco (X1-X11 secolo)"
realizzato nei giorni 6 e 7 giugno 2003 a Villa Monastero, sotto
la direzione scientifica del Prof. Carlo Bertelli (studioso di arte
medievale, ex Soprintendente a Milano, docente universitario a Losanna,
attualmente docente di Storia dell'Arte antica all'Accademia di
Architettura dell'Università della Svizzera Italiana di Mendrisio),
che ha visto la partecipazione di esperti nazionali e internazionali
e di studiosi del territorio con l'intento non tanto di considerare
il "Romanico" nella sua totalità come analisi generale
di uno stile, ma piuttosto di offrire una panoramica delle caratteristiche
degli insediamenti romanici della provincia e di comunicare le esperienze
di studi innovativi sul campo e di restauri effettuati negli ultimi
decenni.
Il convegno ha dato luogo ad una importante pubblicazione: "Età
Romanica - Metropoli, Contado, Ordini Monastici nell'attuale provincia
di Lecco (XI-XII secolo)", a cura del prof. Bertelli;
- calendario 2004 "Il Romanico in dodici mesi"
relativo all'arte romanica in Lombardia e nel nostro territorio.
I monumenti religiosi riportati sul calendario sono stati riprodotti
da alcuni alunni della Scuola Media "Don Pietro Pointinger"
di Rovagnate, a.s. 2001/2002;
- Mostra fotografica "Il Romanico nel paesaggio lecchese".
Testi di Carlo Bertelli, fotografie di Marco Capovilla e Gianni
Peverelli organizzata dalla Provincia di Lecco e dal Comune di Lecco,
con il contributo della Fondazione della provincia di Lecco, il
patrocinio della Regione Lombardia, la collaborazione della Soprintendenza
per i Beni architettonici e per il Paesaggio di Milano, della Soprintendenza
per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico di
Milano che si è tenuta dal 7 marzo al 25 aprile 2004 a Villa
Manzoni di Lecco.
I beni romanici fotografati sono i seguenti: San Pietro al Monte
(Civate), San Benedetto (Civate), Battistero (Oggiono), San Nicolò
Colico (Piona), Campanile Santi Quirico e Giulitta (Dervio), San
Calocero (cripta e affreschi, Civate), Santi Nazaro e Celso (Garbagnate
Monastero), San Salvatore (Barzanò), Santi Gottardo e Colombano
Calco (Ariate), San Margherita Casargo (Somadino);
- Pubblicazione L’età del Romanico in provincia di Lecco – le pietre raccontano, di G. Daccò, E. Rurali, edita da Auser Lecco nel 2004, diretta a promuovere la scoperta o la riscoperta
dei beni artistici del territorio, in particolare quelli di stile
romanico, in collaborazione con I'Auser e I'Arci Lecco;
- "Cloister Route", itinerario europeo
dei Monasteri sviluppatosi all'interno del progetto europeo Recite
II N.C.E. (Network, Culture, Economy). Le principali risorse monumentali
di questo itinerario sono, nei tre paesi partner, il Monastero di
S. Maria del Lavello a Calolziocorte (Lc), il Monastero di Buch
a Leisnig (Germania) e il Monastero e il Castello di Gússing
(Austria), e a livello locale si articola attraverso tre percorsi:
itinerario del Romanico, itinerario della Storia degli Ordini Religiosi
e itinerario dei Santuari Mariani.
In particolare l'itinerario dei Romanico si snoda attraverso diversi
contesti geomorfologici e sociali della provincia.
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